Sono innumerevoli gli elettrodomestici che ci permettono di avere una casa pulita ed ordinata, soprattutto il pavimento; abbiamo le scope elettriche, i robot aspirapolvere, le lava pavimenti ecc. L’elettrodomestico più usato e più comune è l’aspirapolvere, che ci permette di aspirare tutta la sporcizia che si annida sul pavimento tra cui briciole, peli di animali e le varie polveri. Ma cos’è la forza aspirante di un aspirapolvere? E come possiamo conoscere la reale forza aspirante di un qualsiasi modello di aspirapolvere?
Nella varietà dei modelli presenti sul mercato, mettendo per un secondo da parte le evidenti caratteristiche sia generali che specifiche, che li differenziano uno dall’altro, vi è una caratteristica a cui tutti noi dovremmo dare particolare rilevanza, soprattutto al momento dell’acquisto; la potenza di aspirazione dell’aspirapolvere. La potenza di aspirazione di un aspirapolvere, non è altro che la potenza che si identifica nei Watt dell’elettrodomestico, anche se bisogna stare attenti ad avere particolare attenzione alla distinzione tra quelli che sono i watt legati alla potenze e i watt legati alla reale forza aspirante dell’apparecchio.
I watt legati alla potenza si riferiscono alla potenza elettrica che viene assorbita in relazione alla produzione della potenza di aspirazione della spazzola; se volessimo fare un esempio possiamo prendere in considerazione le aspirapolvere a traino. Esse hanno una potenza che può variare tra 1500 e i 2200 Watt, mentre se prendiamo in considerazione come esempio le scope elettriche noteremo che la potenza diminuisce e in questo caso può variare tra i 1200 e i 2000 Watt.
Le differenze dei Watt incidono in modo proporzionale sul consumo di corrente elettrica che, in relazione alla potenza dell’elettrodomestico, aumenta o diminuisce. Cos’ come la corrente aumenta con l’aumentare della potenza dell’apparecchio, anche la forza di aspirazione aumenta in modo direttamente proporzionale all’aumento dei watt. Lo stesso principio è applicato naturalmente a modelli di elettrodomestici con minore potenza, ma in questo caso va fatta una precisazione. Molto spesso gli apparecchi che consumano il minor numero di energia rispetto ad altri, non conviene acquistarli poiché, si possono farci risparmiare sulla bolletta della luce, ma non garantiscono la massima efficienza sul lavoro di pulizia che svolgono e la maggior parte delle molte necessitano di una maggiore manutenzione e quindi di costi elevati. Si possono ugualmente utilizzare questi modelli per scopi diversi da quello di pulire la nostra casa; per esempio per la pulizia dell’auto, di piccoli ambienti, o spazi dove l’elettrodomestico non richiede molta potenza aspirante.
Nel momento in cui decidiamo di pulire superfici che possono essere considerati difficili come tappeti dove lo sporco si annida in modo notevole oppure nei divani o angoli in cui la rimozione dello sporco è più difficoltosa, dovremmo optare necessariamente per un modello di aspirapolvere avente un wattaggio e quindi una potenza aspirante alquanto potente ed elevata
Questo articolo può essere utile per avere un’idea di massima, ma è piuttosto lacunoso per dettagli tecnici e impreciso in alcune spiegazioni.
Per dirne una: la potenza aspirante, o forza aspirante, non è per forza legata proporzionalmente alla potenza elettrica assorbita. Un aspirapolvere meno esoso in termini di potenza elettrica assorbita può avere la turbina più efficiente e il sistema di aspirazione meglio ingegnato, e quindi una potenza aspirante anche notevolmente superiore rispetto ad un altro che consuma più Watt elettrici, ma aspira meno.
Ne ho avuta esperienza personale diretta quando ho dovuto sostituire il mio vecchio aspirapolvere da 1250 Watt elettrici assorbiti, che aspirava anche il pavimento del piano di sotto, contro il nuovo aspirapolvere da 2200 Watt elettrici assorbiti, ma che per avere un’aspirazione decente va usato sempre alla massima potenza… e non mi soddisfa per niente.
Purtroppo non ho ancora trovato in giro, né in internet, né presso i negozi fisici, notizie serie su quella che si definisce “efficienza energetica” di un aspirapolvere, ovvero il rapporto tra la potenza elettrica assorbita e la potenza aspirante resa.
Forse c’è una volontà in questo, così da disorientare gli acquirenti e non discriminare alcune marche a favore di altre… e far andare bene il mercato per tutti i produttori.
Eppure non sarebbe difficile inserire nei dati degli aspirapolvere, oltre alla potenza assorbita, il volume del serbatoio, la lunghezza del cavo elettrico, ecc., anche la forza aspirante espressa in Watt-aria o in KPa o in mmH2O.
Ma questo non avviene nemmeno nelle comparazioni tra diversi apparecchi, non si trovano tabelle in cui si possano raffrontare i dati sulla forza aspirante, e non capisco perché nemmeno chi effettua le cosiddette “prove comparative” ometta questa indicazione fondamentale.
Quando leggo una recensione su un aspirapolvere “molto potente” e scopro che viene indicata la potenza assorbita dal motore, mi cascano i calzini per la delusione.
Io vorrei vedere per legge indicata in tutti i libretti d’uso e manutenzione, oltre che indicata chiaramente sull’apparecchio, insieme a quella elettrica anche la potenza di aspirazione.
Per chiarire e fornire dei dati su cui riflettere, una potenza di aspirazione ragionevole per l’efficienza di un aspirapolvere dovrebbe andare dai 300 ai 400 Watt Aria o, in altri termini, dai 1500 ai 2200 mmH2O oppure ancora dai 15 ai 22 KPa.
Ma dove si leggono questi dati?
Qualche produttore, su qualche modello, fornisce questo dato, ma sono pochi e non permettono un raffronto tra diversi modelli e diverse marche.
Ma soprattutto chi svolge prove comparative o scrive articoli come il vostro dovrebbe assolutamente fornire informazioni complete sull’efficienza e sull’efficacia di questi elettrodomestici.
Grazie e buona giornata.
Il commento è assolutamente pertinente. Le recensioni degli aspirapolvere senza il dato tecnico della potenza reale di aspirazione valgono come chiacchiere da bar, nulla più .